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Un poco di musica e il riordino va giù

Basta un poco di musica e il riordino va giù!

Non era esattamente cosi il testo della canzone di Mary Poppins, ma il messaggio è proprio quello.
Basta un po’ di musica e le cose noiose vanno giù, proprio per il grande potere della musica tutto quello che può sembrare noioso e ripetitivo passa volentieri.
Ecco perchè mi sono ispirata alla canzone tanto amata di Mary Poppins, che con la sua creatività e allegria trasforma le attività quotidiane in momenti piacevoli e formativi. Sebbene non esistano formule magiche, è possibile offrire linee guida e strategie adattabili a diversi contesti e fasce d’età, dalla scuola dell’infanzia fino ai bambini di 5-6 anni. L’importanza dell’inclusività e della flessibilità è stata sottolineata, promuovendo modalità che possono essere riutilizzate e adattate in modo flessibile.

Nel mondo dell’educazione e della pedagogia musicale, l’approccio al riordino e all’organizzazione dell’ambiente di apprendimento rappresenta un aspetto fondamentale che trascende la semplice gestione dello spazio fisico.

Bisogna cambiare prospettiva nei confronti del bambino, adottando strategie creative e funzionali che siano di supporto sia per gli adulti che per i bambini. Comprendere quali siano le capacità di ogni bambino nelle sue varie fasi di sviluppo, ci aiutano a guidarlo nel processo di apprendimento e ci fa capire il ritmo individuale durante lo sviluppo.

Nell’ambito dell’apprendimento neurodivergente, il concetto di riordino assume una dimensione educativa e formativa di grande rilevanza. Spesso, nei bambini neurodivergenti, si osservano interruzioni nelle sequenze di comportamento, come se ci fossero dei “buchi” che cercano di colmare.
Il riordino diventa un esercizio fondamentale per aiutarli a orientarsi nello spazio e nel tempo, a comprendere dove si trovano gli oggetti e quanto tempo richiede ciascuna azione.
I bambini imparano così a gestire le loro attività, scegliendo quelle più rapide o quelle che richiedono meno sforzo, in un processo di apprendimento dell’ordine mentale.

Un ambiente ordinato e ben strutturato aiuta i bambini a trovare un senso di sequenzialità e coordinamento nelle loro azioni. L’importanza di completare un’attività prima di passare alla successiva è un aspetto chiave di questo processo. Inoltre, il riordino insegna ai bambini il rispetto, la collaborazione e l’autoregolazione, poiché imparano a mettere a posto dopo ogni attività, sia da soli che insieme agli altri. Questo non solo migliora la loro capacità di autoregolazione emotiva, ma li prepara anche per le transizioni, come il vestirsi da soli per uscire, che sono momenti formativi cruciali.

Un aspetto fondamentale è quello di comprendere il bambino e le sue capacità a varie età. Questo aiuta a guidare meglio il bambino nel processo di apprendimento, evitando di “annaspare nel buio” e fare tentativi inefficaci.
Non esistono “formule magiche” valide per tutti i bambini, ma piuttosto la necessità di conoscere ogni bambino individualmente. Si è suggerito di utilizzare la musica come parte dei rituali di riordino e di valorizzare il tempo di riordino come momento formativo. 

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