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Quando dicono

Quando dicono…

“insegnare si può fare anche solo con la passione”

Quando dicono…

“c’è un unico modo di apprendere”

Quando dicono…

“Prima la teoria e poi la pratica”

Quando dicono…

“Si è sempre fatto cosi..”

 

Tu cosa fai? 

SCAPPA!

Si scappa dall’altra parte e inizia a dare l’esempio.

Perché solo con l’esempio puoi cambiare queste prospettive datate e ottuse.

Chi ha elargito che bisogna solo insegnare in un modo?
Chi ha deciso che bisogna insegnare la musica o lo strumento con noia e rigidità?

Ogni cervello, neurotipico o neurodivergente, funziona in modo diverso e apprende con modalità differenti.

 

Ogni persona adatta le strategie che impara finché non trova il suo equilibrio e cammina con le proprie gambe
nel mondo dello studio musicale.

Di conseguenza non possiamo affermare che ci sia un solo tipo di apprendimento, un solo tipo di modalità o teoria di insegnamento,
di conseguenza che bisogna sempre insegnare così.

 

“L’errore dell’insegnante: io insegno dunque voi capite.
L’unico modo per scoprire se gli alunni stanno capendo è fargli fare veramente qualcosa”
Gardner

Per questo si è iniziato a parlare di didattica inclusiva grazie al continuo lavoro della Universal Design for Learning.

La UDL si riferisce a un quadro per la progettazione di percorsi che garantiscano la massima flessibilità
negli obiettivi: didattici, metodi, materiali e valutazioni, al fine di ottimizzare le opportunità di apprendimento per tutti gli individui. 

 

“Comprendere un cervello per comprenderli tutti”
Emmanuela Susca

 

L’obiettivo della UDL è quello di ridurre le barriere all’apprendimento come quelle intellettive, sociali, emotive, culturali e/o linguistiche. 

UDL sostiene e incoraggia i cambiamenti nella conoscenza e nelle abilità, non vedendo l’apprendimento
solo una mera trasmissione dell’informazione. 

Informazione accessibile, didattica accessibile.

UDL si basa su tre principi che si riferiscono a tre aspetti essenziali di ogni ambiente d’insegnamento e apprendimento.
I mezzi con cui l’informazione è presentata allo studente, come deve esprimere ciò che sa e come viene coinvolto nell’apprendimento.

Approfondiamo:

  1. Fornire molteplici mezzi di rappresentazione, ovvero il “cosa” dell’apprendimento, come è percepita e compresa l’informazione.
    Fornendo la stessa informazione attraverso diverse modalità sensoriali (ad esempio, attraverso la vista, l’udito o il tatto)

    e in formati che permettono l’adattabilità all’utente (ad esempio, testi che possono essere allargati, suoni che possono essere amplificati), rende l’esperienza dell’apprendimento molto più inclusivo e diversificato.
    Queste molteplici rappresentazioni assicurano che l’informazione non solo sia accessibile agli studenti con particolari disabilità sensoriali e percettive, ma sia anche di più facile accesso per molti altri. Facciamo un esempio:
    quando un’informazione è presentata sia a voce che per iscritto, le rappresentazioni integrative
    aumentano la comprensibilità per molti studenti.

    Che materiale uso?
    PowerPoint/Documenti word con informazioni brevi e concise, in formato elenco e con i caratteri leggibili per i dislessici (Helvetica, Courier, Arial, Verdana), accompagnati dalla propria voce o inserendo nel formato un audio di lettura (che puoi benissimo registrare tu, precedentemente)
    *approfondisci in questo articolo di AID: Font ad alta leggibilità

  1. Fornire molteplici mezzi di azione e di espressione, ovvero il “come” dell’apprendimento, il modo in cui
    gli individui affrontano le sfide dell’apprendimento ed esprimono la loro conoscenza può differenziarsi sensibilmente
    da persona a persona.

    Per applicare questo principio occorre tener presente che non esiste un mezzo d’espressione adatto allo stesso modo per tutti

    e per ogni tipo di comunicazione.

    Facciamo un esempio:

    un allievo con dislessia può eccellere nella memorizzazione uditiva di una sequenza musicale, ma può fallire nel verbalizzare la stessa sequenza per iscritto o oralmente.Come si aiuta a verbalizzare meglio?
    Si può usare la body percussion mentre ascolta il brano, per supportarlo nella memorizzazione, oppure fargli vedere la sequenza ritmica della melodia mentre la canta ecc.
    Queste modalità possono essere usate anche per le materie scolastiche: schemi discorsivi, elenchi puntati, parole chiave, mettere in ordine caselle di testo di un racconto ecc.

    N.B: ogni allievo varia notevolmente nella loro familiarità e padronanza con le convenzioni di ogni particolare strumento.
    Quindi dovrebbero essere disponibili supporti alternativi per sostenere e guidare gli studenti, che hanno diversi livelli di apprendimento, ad esprimersi in modo competente

  1. Fornire diversi mezzi di coinvolgimento, consiste nella motivazione ad apprendere la perseveranza
    nel portare a termine il compito iniziato e la capacità dello studente di autoregolare il proprio comportamento
    ai fini dell’apprendimento.
    È importante trovare modalità per alternative per stimolare l’interesse, modi che riflettono le differenze

    inter- e intra-individuali tra gli alunni.
    Gli insegnanti e gli alunni possono inoltre lavorare insieme per ridurre le minacce e le distrazioni e per costruire
    una comunità di classe che sia d’aiuto, stimolante, inclusiva e che sappia apprezzare i progressi.Anche qui, facciamo un esempio:
    L’allievo deve portare a termine un compito per la prossima volta, ma sappiamo che da solo e con i sbagliati supporti farà fatica a portarlo a termine.

    Come ci comportiamo?
    Usiamo l’agenda settimanale (cartacea o elettronica) dove fargli scrivere tutte le attività della settimana e decidendo insieme o alla classe quando aggiornare l’agenda.
    Dividiamo l’attività in sotto attività brevi e concise, massimo 3, a forma di elenco.

Come vedi non basta amare il proprio lavoro, per la propria materia per rimanere al passo con i propri studenti
e trasmettergli passione e valore in quello che fai.

Ci deve essere la sostanza, ovvero:

  • conoscere i meccanismi dell’apprendimento;
  • conoscere il funzionamento di tutti i cervelli;
  • essere un buon comunicatore;
  • Disponibilità a muoversi di fronte alle diverse situazioni;
  • Decidere sul campo;
  • Non assumere atteggiamenti inflessibili, rigidi, indiscutibili;
  • Flessibilità, ricerca, accettazione dell’incertezza.

Tutto questo permette di mantenere viva, vitale e trasmettere nelle giuste modalità la materia, anche quella musicale.

Stabilendo cosi una relazione vera e presente con lo studente, permettendo ad essi di cambiare e crescere
con enorme piacere.

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Comment
  1. […] è un meccanismo che ha regole proprie e non ha funzioni uguali per tutti, alcune cose si possono […]

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